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Nel caso della Sindrome del Vomito ciclico, pur esistendo una configurazione nosologica ben strutturata ( come del resto in altri argomenti, quali emicrania addominale, Dolore Addominale Ricorrente, cinetosi, aura emicranica) esiste in realtà un continuum che da un lato costituisce un quadro banale quasi fisiologico (tutti possiamo occasionalmente vomitare o avere mal di testa), dall’altro configura patologie più gravi, come appunto il Vomito Ciclico. Non sempre è agevole far diagnosi, anche per la contemporanea presenza, a volte, di concetti nosologici un po’ sfumati come , ad esempio gli “equivalenti emicranici”. La diagnosi rischia a volte di essere posta più in relazione con la specialità del curante (gastroenterologo, neurologo, psicologo ecc.) che secondo criteri di obbiettività e di certezza.

Esiste però una componente del problema che di solito viene trascurata: la conformazione della bocca e dell’occlusione dentaria. Oltretutto un vomito frequente può causare gravi danni alla dentatura, per gli effetti dell’acidità gastrica sullo smalto dentario.

Poiché si vomita anche con la bocca, qualcosa può forse dire anche il dentista.

Per vomitare volontariamente si stimola il retrobocca con un dito: ebbene, anche stimolando il retrobocca con la lingua, quando questa si atteggi in posizione retrusa, si può ottenere involontariamente lo stesso effetto, o meglio una tendenza a vomitare spesso, complici altre concause, emozionali, alimentari, auto, barca, come anche la contestuale presenza dei quadri patologici in qualche modo affini, come Emicrania, Sindromi Vertiginose, Reflusso Gastro Esofageo, che a loro volta possono per contro essere aggravati dalla concausa strutturale sfavorevole, vale a dire dalla malocclusione. Vedasi in proposito gli argomenti:

La posizione retrusa della lingua si coniuga quasi sempre con una postura mandibolare sfavorevole, visto che la lingua ha un’importante inserzione sulla mandibola. Ne conseguono spesso schemi deglutitori atipici ( anche questi possono contribuire alla tendenza a vomitare) e respirazione orale. Quest’ultima porta il paziente a raffreddarsi spesso, e quindi a deglutire molto muco e a mangiare respirando con la bocca, deglutendo così molta aria, il che può contribuire a favorire il vomito. In questo contesto si può inserire anche l’associazione tosse-vomito, spesso descritta.

La retrusione della lingua favorisce anche il russare notturno e l’insorgenza di episodi di apnea. Quando l’apnea si verifica, il tentativo di vincere l’ostruzione con uno sforzo inspiratorio determina una pressione negativa all’interno delle basse vie aeree. Questa, per vasi comunicanti, si trasmette all’esofago, potendosi così favorire episodi di Reflusso Gastro Esofageo (GER).

Prescindendo da Apnea e GER, ogni aumento delle resistenze delle alte vie respiratorie genera la necessità di aumentare, in fase inspiratoria, la pressione negativa nelle basse vie, per creare il gradiente pressorio che richiama l’aria dall’atmosfera ai polmoni: anche questa pressione negativa, meno grave che nell’Apnea, si trasmette per vasi comunicanti all’esofago, favorendo sia il GER che la tendenza a vomitare. Negli adulti nausea e vomito si associano spesso a episodi di vertigine più o meno frequenti o della durata di attimi, automaticamente attribuiti a “pressione bassa” (anche se mai misurata): la vertigine è spesso favorita da disfunzioni dell’articolazione temporo mandibolare, che alla malocclusione spesso di accompagnano.

Questi problemi possono a volte costituire un’area patologica dai confini incerti e dalle definizioni mediche chiare in dottrina, ma assai meno nella pratica quotidiana. Per i dentisti-che si occupano di gnatologia, peraltro, la loro soluzione é un gradito, e non sempre marginale, risultato di contorno cui si assiste nell’intercettazione occlusale di questi casi con appositi dispositivi intraorali, ovviamente quando se ne riscontrino le indicazioni.

BIBLIOGRAFIA.

Bernkopf E. Macrì F. “Malocclusione dentale, respirazione orale e Tosse Cronica” Il Medico Pediatra N° 5 – 2005, pag.132 “Tosse e vomito”.

Bernkopf E. Rossi F.P. Macrì F. Broia V. Reflusso Gastro Esofageo e malocclusione dentale. Il Medico Pediatra, 2002 Vol.11,4 Agosto, 286-7

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