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Asimmetria Facciale

Una asimmetria del viso consta di due componenti.

La prima è di tipo posturale, ed è sostenuta da uno scivolamento in laterodeviazione della mandibola, avvenuta a volte per trauma da parto, o insorta a causa di contatti dentali deflettenti, sia sui denti decidui che permanenti.

Non bisogna dimenticare il possibile ruolo dei traumi e anche la mano (non sempre riguardosa) del dentista. Il trattamento della componente posturale è più agevole.

La seconda è data da una reale asimmetria anatomica della mascella e soprattutto dei due lati della mandibola.

La metà omolaterale alla deviazione, che nella crescita si è sviluppata meno, è più corta di quella controlaterale. Il problema andrebbe affrontato precocemente, già a 6-7 anni, con un trattamento ortodontico intercettivo.

A quell’età la prima componente è preponderante, e non c’è stato ancora il tempo di rendere anatomica la differenza dimensionale delle due metà della mandibola. Se la correzione non viene effettuata, la crescita prosegue asimmetrica, e il problema, non solo estetico, si accentua, ma sopratutto diventa sempre più anatomico.

Per questo la correzione in età adulta è più difficile, perché le due componenti si sommano, e può essere necessaria, nei casi più gravi, anche una componente chirurgica.

Questa però va eventualmente presa in considerazione solo in seconda battuta.

Asimmetrie facciali: la comparsa di problemi all’Articolazione Temporo Mandibolare (ATM)

Il quadro clinico, al di là dell’aspetto estetico, spesso si aggrava anche per la comparsa di problemi all’Articolazione Temporo Mandibolare (ATM).  In particolare, a quella omolaterale alla laterodeviazione.

Spesso insorgono altri sintomi fastidiosi: cefalea, problemi all’orecchio, vertigini, cervicalgia. Si tratta di casi spesso complessi, che richiedono buona specifica professionalità di chi li affronta.

Il trattamento è rivolto anzitutto alla correzione della laterodeviazione posturale. Solitamente è la quota maggiore, sperando che l’asimmetria anatomica possa essere tollerata e compensata. Altrimenti si ricade nell’esigenza chirurgica maxillo facciale.

Prima di procedervi, però, è comunque necessario rimuovere la componente posturale, perché la chirurgia, se necessaria, è bene si rivolga alla SOLA componente anatomica.

Anzitutto, una certa asimmetria è talmente diffusa da potersi considerare normale: il Doriforo di Policleto è un ideale teorico e l’Apollo del Belvedere è divino. In ogni caso le asimmetrie non possono che riguardare l’intera struttura, perché modificando un elemento, necessariamente viene richiesto un compenso posturale dei distretti vicini, e a volte anche dei lontani (vedasi la foto, che sottolinea anche la possibile presenza di problemi ascendenti, quali ad esempio le asimmetrie dimensionali degli arti inferiori).

Asimmetrie facciali

A Sinistra: i difetti posturali possono essere influenzati sia per via discendente, per il ruolo  della mandibola, in particolare sulla Colonna Cervicale, che per via ascendente, ad esempio per l’asimmetria degli arti inferiori.

A Destra: la laterodeviazione a sinistra (del paziente) della mandibola tende nella crescita far deviare  il setto nasale, a indurre una disfunzione dell’ATM omolaterale alla deviazione, a favorire l’insorgenza di cefalea, di problemi all’Orecchio e alla Ghiandola parotide: si vedano le relative pagine dedicate.

La mandibola, osso particolarmente mobile, e quindi mobilizzabile, ha spesso un ruolo “discendente“, specie sulla colonna cervicale, ma influenza anche “i piani superiori” in particolare il naso.

Un bambino che cresce con la mandibola laterodeviata a causa della malocclusione, è evidente che trascini in deviazione anche il setto nasale, il terzo medio della faccia e presenti una diversa altezza degli occhi. E’ anche più facile la presenza di tic facciali.

Vai al caso significativo : https://www.studiober.com/ilario-acunto-rachialgia-otalgia-russare-notturno/