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Federico Stanco, vertigini, labirintite, probabile Malattia di Meniere

Federico Stanco, vertigini, labirintite, probabile Malattia di Meniere

Federico Stanco, Malattia di Meniere.

Mi chiamo Federico Stanco, ho 42 anni e vorrei raccontarvi la mia esperienza col dottor Edoardo Bernkopf, nella speranza di poter essere utile a qualche persona che si trovasse nello stesso stato di disperazione in cui per anni sono stato io.

Si, sto parlando proprio di disperazione, poiché dopo essermi rivolto all’ultimo otorino da cui mi sono fatto visitare, questo mi parlò della cosiddetta sindrome di Meniere (i precedenti avevano parlato genericamente di Vertigine soggettiva e di labirintopatia), patologia di cui secondo lo stesso sarei stato affetto e per la quale non ci sarebbero state cure, se non quella di gestirla al meglio con delle pastiglie di Vertiserc e Oki. Qualora la patologia si fosse aggravata particolarmente, lo specialista mi parlò addirittura di un’eventuale de-vestibolizzazione del nervo acustico.

Furono queste due le parole chiave che mi condussero al dottor Bernkopf.

Ma veniamo con ordine.

Tutto ebbe inizio con delle otiti, cosa di cui non avevo mai sofferto, ma dal 2019-2020, iniziai ad averle frequentemente in maniera del tutto insolita.

Oltre a queste, iniziarono, negli stessi anni, episodi di cervicalgia e giramenti di testa: le cosiddette vertigini, che preciso, diversi dottori attribuivano ad un trauma occorso nell’anno 2018 e dal quale riportai la frattura scomposta della clavicola. Questi disturbi, ho sempre cercato di gestirli al meglio tramite sedute osteopatiche cadenzate mensilmente ma, ahimè, le stesse non sono mai riuscite a darmi questo gran sollievo. E ricordo in maniera del tutto spiacevole un episodio accaduto poco prima di Natale 2020, quando un forte capogiro mi mise talmente Ko tanto da non essere in grado di stare più alla guida, poiché tutto intorno a me si mise a ruotare e addirittura, tanto da non poter più rivolgere lo sguardo ad immagini in movimento (cartelli pubblicitari interattivi per capirsi). Oltre alla nausea, ero costretto ad appoggiarmi a qualunque cosa per non cadere. Sempre in questo periodo, anni del covid tra l’altro, iniziarono degli acufeni fortissimi soprattutto all’orecchio sinistro, che per l’appunto è sempre stato quello affetto dagli episodi di otite.

Ed è da qui che sono iniziate le visite mediche con vari specialisti e dottori che tra l’altro attribuivano gran parte dei miei disturbi a questo maledetto Covid. Non so voi, ma per quanto mi riguarda, noto che oggi, tutto ciò che non trova una spiegazione è attribuito a questo Virus….

E così dopo varie visite ed esami, non da ultimo risonanze magnetiche per andare alla ricerca delle più svariate e gravi malattie, al sentir parlare di Malattia di Meniere e di devestibolizzazione del nervo acustico, di cui ho menzionato sopra, mi misi sul web alla ricerca di qualcuno che mi potesse aiutare. Dopo aver letto più cose, mi auto-convinsi perciò di rivolgermi al dottor Bernkopf: un dentista, per curare un qualcosa che mai avrei detto potesse essere causato dalla mia bocca… (pensate cosa può fare la forza della disperazione!) e invece…..

Invece, a partire, dal 2-4-22, giorno in cui incontrai questo professionista, decisi di fare un salto nel buio, di fidarmi, e di mettermi nelle sue mani…

Così oggi, grazie al suo bite, appositamente ideato e studiato per il mio caso, posso dire di essere rinato: niente più cervicalgia, vertigini e tanti altri disturbi che neanche avrei mai notato senza l’indagine svolta dal dottore durante la prima visita e i controlli  mensili per quattro mesi. E tutte le promesse che mi aveva fatto il dottore  (vedasi la risposta qui sotto E.B.), circa il fatto che mi avrebbe rimesso a nuovo, posso dire che si sono avverate… L’unica cosa su cui il dentista aveva dubitato di riuscire, erano gli acufeni, su cui non mi aveva dato garanzie di riuscita….: sono spariti anche quelli! Non ho più il raffreddore e la tosse perenni che mi infastidivano, il nodo alla gola che a volte mi impediva di deglutire, la notte non russo più e non mi sveglio più bruscamente per le apnee: il mio sonno è tranquillo e ristoratore, non soffro più di cefalea. Oggi, trascorsi quasi due anni dalla mia prima visita, posso dire che il bite del Dottor Bernkopf è riuscito anche in tutto questo. Posso perciò sostenere senza alcun dubbio che questo “gingillo” è il mio angelo custode: lo tolgo solo per mangiare, dopodiché lo devo rimettere subito, anche perché altrimenti l’orecchio mi ricorda della sua mancanza tramite ronzii, sensazione di ovattamento e, nel caso in cui provo a stare un po’ di più senza, si fa risentire anche qualche acufene.

Non posso perciò far altro che ringraziare il dottor Bernkopf e il suo staff che lo affianca seguendo i suoi pazienti dal lato pratico-amministrativo, venendo incontro ad ogni loro esigenza. Non vedo perciò l’ora di intervenire da un punto di vista ortodontico per sistemare la dentatura e stabilizzare in maniera definitiva la mia mandibola e la relativa articolazione tempo mandibolare, causa di tutti i miei citati disturbi.

Confermo che la relazione sopra riportata descrive esattamente la mia storia clinica, e autorizzo il Dr Edoardo Bernkopf a pubblicarla, in testo e in immagini, a fini divulgativi e scientifici anche via internet, in deroga consapevole alle disposizioni vigenti in tema di privacy.

Stanco Federico Via Manzoni 39 , Milano – 3498220960   E-mail federicostanco@libero.it

 

Risposta del Dottore.

Gentile Federico, la ringrazio della bella testimonianza, e sono lieto del buon risultato. Solo un’osservazione sul passaggio “E tutte le promesse che mi aveva fatto il dottore, circa il fatto che mi avrebbe rimesso a nuovo, posso dire che si sono avverate… L’unica cosa su cui il dentista aveva dubitato di riuscire, era l’aspetto degli acufeni, sul quale non mi ha mai dato garanzie di riuscita….….: sono spariti anche quelli!” :

Sono lieto del risultato, ma sono certo che lei ricordi male. Può essere che il paziente, durante la prima visita, percepisca un certo entusiasmo da parte mia, perché, a fronte di una diagnosi specialistica di malattia di Meniere, che la letteratura scientifica considera incurabile, con il mio trattamento ottengo spesso buoni risultati. Ma mai e poi mai posso promettere un risultato certo, anzi, di regola sottolineo che qualunque medico, che affronta qualunque malattia grave con qualunque terapia, mai può pensare e dire di avere il 100% di risultati positivi: anch’io ho purtroppo i miei insuccessi. L’espressione “rimesso a nuovo” si riferisce probabilmente alla constatazione a posteriori che la terapia ha avuto effetto non solo sui sintomi della Malattia di Meniere, ma anche sulle altre conseguenze della malocclusione con disfunzione dell’Articolazione Temporo mandibolare, che mi aveva riferito in prima visita: effettivamente credo lei si senta “rimesso a nuovo”!.  E.B.

 

Vai ad altri casi significativi di Sindrome di Menière : https://www.studiober.com/category/meniere/  

Vai alla pagina generale dei casi significativi:  https://www.studiober.com/casi-significativi/

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Lidia Ciani