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Luisa Stocco Malattia di Meniere

Luisa Stocco Malattia di Meniere

Luisa Stocco diagnosi di  Malattia di Meniere Prof. Domenico Turetta, già primario ORL Ospedale di Rovigo.

 

Desidero scrivere la mia storia e portarla a conoscenza di quanti soffrono della sindrome di Meniere nella speranza che queste righe siano di aiuto e conforto. 

La sindrome mi e stata diagnosticata nel 2017  (62 anni d’età) dopo una serie di crisi vertiginose accompagnate da vomito per le quali è stato necessario varie volte il passaggio al pronto  soccorso dell’Ospedale di Rovigo. Con qualche flebo per fermare il vomito la situazione si stabilizzava. In una di queste , la Drssa Ravasi, rimosse un tappo di cerume. Mi fu consigliata la visita neurologica, per valutare la cefalea che mi affliggeva: l’ho effettuata presso  Rovigo Medica con il prof De Grandis, che riteneva le vertigini di origine emicranica. Ho effettuato anche  visita angiologica, e ho effettuato Rm cervello e tronco encefalico. La Drssa Chiara Fasson , riscontrando anche acufeni e un calo fluttuante dell’udito, per prima sospettò la Sindrome di Menière, ma consigliò anche una valutazione ortodontica, consiglio che seguii: il dentista mi realizzò un bite, senza però risultati: del resto la visita presso il reparto di Chirurgia Maxillo Facciale non aveva riscontrato nulla, se non l’indicazione all’estrazione di un dente. Non contenta di come volgeva la cosa ho cercato altri medici nella mia zona. Mi sono rivolta allora tra gli altri anche al professor Turetta ex primario del reparto otorinolaringoiatria dell’ospedale di Rovigo dove abito, il quale confermò la diagnosi di Menière, e mi prescrisse una  cura preventiva da fare al cambio di stagione  con modu(omissis) flu(omissis), e in caso di vomito persistente supposte di tore(omissis) . Nel frattempo avevo fatto anche 15 sedute di flebo con mannitolo. La cura preventiva sembrava funzionare ma ad ottobre 2020 si è scatenato l’inferno, una crisi dietro l’altra invasive oltre  il sopportabile con durata quando andava bene anche di un giorno con vomito, acufeni, testa pesante, niente mi dava sollievo. Quando la crisi  passava con ansia aspettavo la prossima perché gli acufeni e la sensazione di testa piena non passavano. Il tutto è durato x 2 lunghi mesi,a fine novembre  non ne potevo più, ho preso  in mano il telefono ed ho cercato  un medico che si occupasse  di questa sindrome . Mi è capitato sotto gli occhi lo studio del dottor Bernkopf, ho letto qualche recensione (quella del sig Claudio mi ha fatto decidere https://www.studiober.com/claudio-gennero-sindrome-di-meniere/  ). Ho chiamato, mi hanno fissato l’appuntamento x il 9 dicembre. Con sorpresa sulla targhetta della porta d’ingresso lessi “studio dentistico”. Mi meravigliai: mi aspettavo uno studio medico di otorinolaringoiatria, comunque lì ero arrivata, e mi dissi che tentar non nuoce. Mi accolsero le signorine della reception con molta gentilezza e poco dopo conobbi il dr. Bernkopf.   Durante il colloquio il dottore prese nota dei miei sintomi e della frequenza delle mie crisi, ma si interessò anche ad altri problemi che avevo, ma che passavano in secondo piano a  fronte della Meniere, come i disturbi nel sonno e il mal di testa.  Alla fine affermò che il problema probabilmente era causato dall’ errata chiusura della mandibola. Mi realizzò seduta  stante  un bite da portare  giorno e  notte, ben diverso da quello che mi era stato realizzato in precedenza . Per farla breve, in  primavera  e autunno 2021 arrivarono alcune  crisi, ma molto  leggere, anche se comunque bastavano per mandarmi in depressione. Non avevo il coraggio di uscire da sola, di prendere l’auto, di fare insomma una vita normale. Ho però Insistito a portare il bite anche se con un po’ di titubanza perché non mi era stata garantita la guarigione, ma confortata dal fatto che percepivo i progressivi miglioramenti, soprattutto la cessazione delle crisi vertiginose devastanti di cui avevo sofferto per anni. Arriviamo così a quest’anno (2022) e non mi sembra vero: fino ad oggi (siamo a ottobre ’22, e sono passati quasi due anni) nessuna crisi, neanche il più piccolo capogiro. E’ completamente cessato il senso di “pienezza” alle orecchie, e gli acufeni sono diminuiti ad un livello minimo, tanto che non ci faccio più caso. L’udito si è stabilizzato, senza ulteriori peggioramenti. Con stupore ho anche migliorato la qualità del mio sonno: dormo tranquillamente, molte notti senza alcun risveglio (in passato lo facevo almeno 3 volte per notte, anche in preda a incubi e con la gola secca, e dovevo spesso andare in bagno), non russo più. Spero tanto che continui, intanto insisto a portare il mio bite come un’ancora di salvezza. E’ cessata anche la cefalea, di cui soffrivo pressochè quotidianamente da anni, che era stata diagnosticata come emicrania dal Neurologo.

 

Ringrazio lo studio del dottor Bernkopf e tutto lo staff per la gentilezza e la disponibilità. Spero e mi auguro  che gli studi del dottore  su questa  sindrome  diano ulteriori risultati per migliorare la vita di tutte le persone che ne soffrono come ne ho sofferto io. Grazie di cuore e arrivederci al prossimo appuntamento

 

Confermo che quanto sopra riportato rispecchia fedelmente la mia storia clinica e autorizzo il Dr. Edoardo Bernkopf  alla sua pubblicazione in testo e in foto a fini divulgativi e  scientifici anche via internet, in deroga consapevole all’attuale normativa in tema di privacy.

Maria Luisa Stocco, Via Ponte del Merlo 53/A 45100 Rovigo cell. 342 0224015  marialuisa.stocco18@gmail.com

 

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Edoardo Bernkopf