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Come già accennato alla pagina “complicanze del russare notturno e dell’Apnea” la Sindrome delle Apnee Ostruttive nel Sonno è stata dimostrata essere un fattore di rischio, indipendente da tutti gli altri fattori di rischio, per l’ipertensione. Il meccanismo patogenetico per cui il collasso parziale o completo delle vie aeree può determinare un aumentato tono adrenergico e l’isorgere delipertensione non è ancora del tutto chiaro. Durante gli episodi di apnea, le registrazioni polisonnografiche consentono di osservare, una serie di modificazioni respiratorie come: ipossia, ipercapnia e aumentata fatica nel respirare, ma anche modificazioni cardiocircolatorie, tra le quali un marcato incremento della pressione arteriosa, della frequenza cardiaca e del tono adrenergico registrato attraverso microneurografia. Il ripetersi ogni notte per molte ore di tali eventi può nel tempo ripercuotersi anche sulle ore diurne e dare luogo, dapprima a sporadici rialzi della pressione arteriosa e polmonare, quindi a una vera e propria condizione ipertensiva.

Purtroppo questo elemento patogenetico, pur essendo ben menzionato nella letteratura scientifica , spesso viene trascurato dagli specialisti Cardiologi.

La terapia di elezione , in presenza di apnee gravi e di sofferenze o rischi cardiocircolatori rimane la C – PAP, l’uso cioè di una maschera respiratoria collegata con una pompa da indossare a vita tutte le notti : introducendo aria a pressione c continua nelle vie aeree ne viene impedito il collasso, e quindi si risolvono tutti i problemi conseguenti all’apnea. Purtroppo questa terapia risulta piuttosto invasiva e , pur consentendo ottimi risultati, tende a venir abbandonata nel tempo dal paziente, che torna così in una situazione di rischio.

Cresce anche per questo motivo l’attenzione degli esperti per la terapia dell’OSAS con Oral Device (Placca di riposizionamento mandibolare per russatori) , che risulta molto meno invasiva e più tollerata: si rimanda alla pagina di questo sito in cui è descritta.

Per saperne di più:

(vai ad articolo su Medicitalia.it)

Congresso Nazionale S.I.C. (Società Italiana di Cardiologia), Atti: “Ruolo del posizionamento mandibolare sulla variabilità cardiovascolare nell’Obstructive Sleep Apnea “ E. Bernkopf, M.Gualerzi, V. Brambilla, L. Brambilla, V. Broia, P. Coruzzi. Roma, 14-18 Dicembre 2001 (Premio per il miglior poster del congresso)

Coruzzi P, Gualerzi M, Bernkopf E, Brambilla L, Brambilla V, Broia V, Lombardi C, Parati Autonomic cardiac modulation in obstructive sleep apnea: effect of an oral jaw-positioning appliance.Chest 2006 130(5):1362-8